PERCHE' NON DOVREMMO DIFENDERE STALIN?, P.C.d'I.M.-L.

PERCHE' NON DOVREMMO DIFENDERE STALIN?

Molti lettori scrivono alla Linea Rossa, e domandano perché difendiamo Stalin, perché molto spazio del sito Avanti Popolo! (www.linearossage.it) è a lui dedicato? Perché mai non dovremmo difendere quell'uomo, figlio di un umile ciabattino, che ha vinto sugli sfruttatori? Che in continuità con l'opera iniziata da Lenin ha realizzato il Socialismo, condizionato il sistema capitalista dopo l'annientamento della belva nazifascista, favorendo la creazione del grande Campo Socialista? Stalin è e rimane una dolorosa spina nel fianco della borghesia, di coloro che sostengono l'oscurantismo religioso e la falsità! I signori che reggono la criminale macchina di sfruttamento capitalista, erigono monumenti ai loro ideologhi, ai loro industriali, ai generali, ai campioni del colonialismo e della " Santa Inquisizione", agli effimeri campioni dello sport, ed essi vorrebbero farci tacere, impedire al proletariato, alle masse lavoratrici, alla classe operaia la possibilità di ricordare la loro Storia, i loro maestri e dirigenti. Hanno cancellato dalla carta geografica il nome delle città che li ricordavano, ma Stalingrado resiste, esiste ancora e con essa Leningrado! Abbattano i monumenti di Marx e di Lenin, ricostruiscono chiese e moschee, cambiano i simboli con la scusa di ritornare alle origini (vedi l'albero, la pseudo quercia del pds/ds) mentre, nemmeno in Francia, a Parigi, non c'è una via dedicata al giacobino Robespierre, ma a papi e monarchi assassini ovunque in tutta l'Europa, sì! Noi comunisti marxisti-leninisti continueremo a ricordare e difendere Stalin, gigante della storia e bandiera degli oppressi. Continuino pure lor signori ad aumentare all'inverosimile "i milioni di vittime di Stalin", le loro menzogne già da tempo si ritorcono contro di essi e la verità riaffora: a dispetto dei traditori revisionisti, gli sfruttati, dalla Russia alle Americhe, chissà perché non recepiscono l'ignobile propaganda denigratoria che a cinquant'anni dalla scomparsa del grande dirigente continua martellante. Signori, perché non parlate dei costi che paga l'umanità, la classe operaia, i contadini e l'intero proletariato mondiale, per appagare il vostro lusso, i vostri sperperi? Come mai? Forse pensate che l'imperialismo abbia un volto umano? Quali sono i risultati della nuova economia mondiale, della globalizzazione? Fame e macerie, stermini di interi popoli, guerre fomentate in tutto il mondo, la ricca Africa ridotta all'inedia e all'Aids, il Sudamerica cronicamente indebitato e impoverito dallo sfruttamento delle multinazionali, i popoli arabi ingannati dalle proprie monarchie e governi filo-imperialisti, i Balcani invasi dalle truppe Nato, la partigiana Jugoslavija distrutta, i paesi dell'ex campo socialista ridotti alla fame e al non sviluppo industriale o comunque pilotato per gli interessi dell'imperialismo europeo, i popoli ex sovietici ridotti all'elemosina, le aree asiatiche usate per l'abbattimento di determinati costi di produzione (vedi sfruttamento di manod'opera a basso costo e minorile): tutto nel mondo porta la firma dello sfruttamento imperialista. Sfruttamento che continuerà fino a quando il proletariato organizzato non lo abbatterà! La furia devastatrice dell'economia capitalista alla continua ricerca del massimo profitto, nella sua fase dell'imperialismo morente sta distruggendo anche lo stesso pianeta Terra. L'intero ecosistema è in pericolo! Come possono dunque essere definiti tutti quelli che lavorano e gozzovigliano con l'imperialismo se non come nemici dell'umanità? Altro che il continuo tentativo di vanificare la realtà storica, attribuendo alla realizzazione del primo piano quinquennale durante gli anni trenta ogni atrocità! Sappiamo bene che il costo di una trasformazione così imponente, per strappare alla borghesia sfruttatrice le leve del potere economico ha storicamente implicato la necessità di dover sopportare una grande responsabilità! Si accaniscano pure i giornalisti addestrati contro il marxismo-leninismo, le loro menzogne non sono giornalismo, ma informazione di parte, dalla parte degli sfruttatori e dei macellai dell'umanità, sono costoro dittatori della mistificazione della realtà, della manipolazione delle coscienze ad uso e consumo dell'imperialismo. Nel cuore dei miliardi di sfruttati nel mondo Stalin è il riferimento, essi sanno che il comunismo non è fallito, sanno che il comunismo non è mai stato realizzato, sanno che la dittatura del proletariato è solo il periodo di gestazione per la costruzione della società socialista, a cui seguirà la realizzazione del Comunismo. L'unico fallimento, storicamente ineluttabile è quello del capitalismo: certo "il muro (di Berlino) è crollato", solo che Stalin era morto da otto anni quando il rinnegato Krusciov diede l'ordine di costruirlo, il fallimento del "comunismo", continuamente propagandato per logorare la verità storica, è in verità il fallimento del revisionismo e del trotzkijsmo. Fallito è il tentativo di revisione del marxismo-leninismo! Questi sarebbero dunque i motivi per cui non dovremmo difendere Stalin? No! La verità è che oggi difendere Stalin, significa difendere la stessa umanità, chi attacca il compagno Stalin è contro l'intera l'umanità!

I compagni di Avanti Popolo! - Linea Rossa (genovese) già del P.C.d'Italia marxista-leninista

Genova, lì18 aprile 2001

Unione Comunista
 
La musica che si sente in sottofondo è "LA GUARDIA ROSSA", l'inno nazionale di Unione Comunista
 
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